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 Carta Stampata - Rockerilla - N. 83-84 - Luglio/Agosto 1987










I lettori meno giovani ricorderanno gli smilzi libretti di contro-informazione musicale e miscellanea controculturale pubblicati da Stampa Alternativa nei primi anni 70. Nel periodo punk e negli anni della più cupa new wave, la gloriosa Agenzia si è defilata dalla mischia dell'editoria musicale, continuando però a sfornare minuscoli quanto godibilissimi libriccini e 'contenitori' di racconti, favole e illustrazioni (da Hesse a Carroll, da Beardsley a Erté), come pure manuali di cucina naturale e testi ecologici.

Ultima nata, in questa biblioteca formato taschino, è la rivista Cart. curata da Enrico Sturani: il primo numero (L. 6.000) rappresenta una vera e propria alternativa al pomposo catalogo della mostra veneziana dedicata ad Arcimboldo, con dodici cartoline arcimboldesche realizzate da valenti grafici e artisti, e una quantità di articoli fra il colto e il faceto sulla cartolina (una forma d'arte a misura di tutte le borse). Gli ultimi mesi, ve ne sarete accorti, hanno riportato in auge forme e miti dell'epoca freakedelica. Forse e presto per dire se si tratta di un fuoco fatuo o di una vera e propria inversione di tendenza - ad ogni modo può essere un piccolo indizio utili e anche il fatto che il buon Marcello Baraghini abbia riaperto le porte alla musica. Per primo, sì è affacciato timidamente in libreria un volume dedicato ai Joy Division, con traduzioni dei testi e un dischetto sette pollici contenente quattro rarità. Poi sono arrivati altri nomi di sicuro richiamo (The Smiths, Cure), e un volume dedicato al caro vecchio Wyatt, di cui diremo subito. Infine, è in stampa una vera e propria rivista trimestrale con allegato sonoro, chiamata Vinile. Con i giornali che cominciano a sbavare sui tafferugli ai mega-concerti, mi pare proprio di essere ritornato teenager... se son rose fioriranno!






Dunque, vediamo in cosa consiste questo volume semplicemente intitolato "Robert Wyatt", un nome che dalle nostre parti non ha bisogno di tante presentazioni: due lunghe interviste realizzate in tempi diversi, testi originali con traduzione tratti da momenti diversi della pluriennale carriera (comprese collaborazioni e brani composti da altri), discografia completa, per un totale di un centinaio di pagine. In più, dischetto omaggio in vinile rosso (ovviamente) con un brano assolutamente inedito preparato appositamente da Robert per questa iniziativa ("Chairman Mao" sei minuti e rotti, una canzone ironica e minimale, sulla falsariga dell'apprezzato "Old Rotten Hat"). "Noi vi diamo del materiale: a voi elaborarlo ed usarlo come volete", scrive il curatore del volume. In effetti una fredda operazione filologica avrebbe stonato col carattere dolce, disponibile e sincero di Wyatt: molto meglio desumere idee e ricordi dalla sua viva voce. Però qualche paginetta storico-introduttiva, ad uso dei giovani che non hanno vissuto gli anni della scuola di Canterbury, certo non avrebbe guastato. Lo stesso dicasi per qualche testo surreale del periodo Soft Machine.

Questo libro è un 'atto di amore', e come tale va accettato o rifiutato, con tutti i piaceri e crucci della stampa underground del tempo che fu: la carta riciclata, lo spontaneismo, le 'traduzioni in cuffia' (vedi p. 42 del volume sui Cure), il gusto per l'innocuo furtarello (no copyright!), ma - in fin dei conti - a battere è un cuore g-rosso così.

Distribuzione: Nuovi Equilibri, C.P. 97, 01100 Viterbo.

Vittore Baroni

       
     
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